Traduzione

martedì 7 luglio 2015

La storia di un vero leader: Neemia


Nel 586 a.C. la città di Gerusalemme fu distrutta. I Giudei furono deportati in Babilonia, l'attuale Iraq. Furono tenuti prigionieri per circa settant'anni. Ma nel 537 a.C. fu permesso ad un primo gruppo di Giudei di fare ritorno a casa. Nel 516 a.C. il Tempio di Dio fu ricostruito. Nel 458 a.C. Esdra condusse un secondo gruppo di Giudei fino a Gersusalemme. Fu tre anni dopo che Neemia (anch'egli Giudeo nato in Babilonia) chiese il permesso al re babilonese di ritornare a Gersusalemme con un terzo gruppo di Giudei, per ricostruire le mura della città. Difatti c'era bisogno di ricostruire le mura della città, perchè senza questa protezione il popolo era indifeso, scoraggiato e nella condizione di subire una certa sconfitta in caso di qualche attacco da parte dei nemici. Le mura abbattute di Gerusalemme rappresentavano una disgrazia per il popolo di Dio. La gente viveva fra quelle macerie e aveva il morale a pezzi, era abbattuta, timorosa, scoraggiata e depressa.
Tu cosa faresti in una simile situazione? C'era bisogno di un leader! Da solo il popolo non sarabbe mai riuscito a venire fuori da una situazione di quel tipo e di conseguenza la figura che serviva era quella di un leader carismatico e deciso che li avrebbe guidati nell'impresa di ricostruire da capo l'intera città.

Dalle scritture noi sappiamo che Neemia viveva nella piccola città di Susa in Babilonia e lavorava come coppiere del re e con molta probabilità oltre a servire alla tavola del suo superiore il coppiere aveva incarichi anche più prestigiosi come guardia del corpo, agente di sicurezza e assistente del re. Neemia fece bene il suo lavoro e si guadagnò la fiducia del re. La ragione per cui fu chiamato coppiere, sta nel fatto che tra i vari incarichi, una parte del lavoro di Neemia richiedeva anche l'assaggio del vino dalla coppa che era destinata al re, per accertarsi che non fosse stata avvelenata. Quindi il coppiere non era un esperto di vini ma piuttosto una guardia del corpo pronta a morire per il re.
Gerusalemme distava da Susa circa 1500 km e in quel tempo era un viaggio che sarebbe durato circa 2 mesi in sella ad un cammello e attraverso il deserto. Il fratello di Neemia, Anani, tornò da Gerusalemme con un rapporto negativo sull'intera città: "Il popolo vive l'umiliazione, i nostri parenti sono scoraggiati, le mura restano in rovina". Udito il rapporto del fratello, Neemia reagì cosi "Quando udii queste parole, mi misi seduto, piansi, e per molti giorni fui in grande tristezza. Digiunai e pregai davanti al Dio del cielo".

Queste furono le reazioni di Neemia: pianse, si rattristò, digiunò e pregò. In poche parole prese le cose veramente sul serio, le brutte notizie lo avevano abbattuto, si rattristò per il popolo di Dio e andò avanti pregando e digiunando per moltissimi giorni. Neemia diventò sensibile rispetto alle necessità che avvertiva intorno a sé. Nessuno si sarebbe aspettato una sua reazione così, perchè era al culmine della sua carriera lavorativa, era stipendiato bene, e soprattutto la città di Gerusalemme non era nemmeno mai stata visitata da Neemia perchè lui era nato in Babilonia visto che i Giudei rimasero imprigionati li per circa settant' anni. Eppure, quando sente parlare del popolo di Dio depresso, scoraggiato e sconfitto, egli decise di prendere sul serio la situazione, riuscì ad essere empatico e il rapporto di suo fratello non solo lo colpisce e lo rattrista, ma gli mette nel cuore di passare all'azione.
Rattristarci per qualcosa è nobile, ma metterci a disposizione per cambiare una situazione è quello che Dio chiede ad ognuno di noi. Questa è una delle caratteristiche di un leader: non si limita a pensare, a soffrire nell'animo, ma reagisce ed agisce! Perchè i veri leader sono sensibili ai bisogni della gente che li circonda. La gente di cui Dio si serve sono persone che hanno a cuore le cose di cui Dio si preoccupa. Dio sentì le preghiere di Neemia, vide il suo pianto e scrutò il suo cuore. A Dio non piaceva di certo vedere la città di Gerusalemme e il suo popolo in quelle condizioni e quindi quando Dio ha bisogno di realizzare un suo piano, troverà sempre qualcuno disposto a realizzarlo. Altre caratteristiche che hanno fatto di Neemia la persona giusta per questo incarico erano l'affidabilità che Neemia si era guadagnato svolgendo per tanti anni l'incarico di coppiere per il re, uno degli incarichi più delicati del regno, e la disponibilità, perchè questa situazione richiedeva un leader, e Neemia si dispose dicendo " Vado io. Mi offro volontario. Manda me, eccomi". Dio scelse Neemia per queste caratteristiche e non certo perchè era un'abile architetto o ingeniere progettista, e per chi non sapesse come andò a finire la storia, la storia finì cosi: che le mura di Gerusalemme furono ricostruite sotto la guida del leader Neemia a direzione e collaborazione dei lavori in 52 giorni.

Tu invece? Pensi di avere carattere? Stai crescendo e vuoi crescere in quanto a carattere? Ti senti e ti rendi disponibile verso gli altri? Pensi di essere affidabile? Dio può contare su di te? Allora inizia ad essere un leader a casa tua, negli affari, in chiesa, a scuola o sul posto di lavoro. Inizia ad influenzare qualcuno nella cose migliori. Aiuta qualcuno a spostarsi da un punto A ad un punto B. Fatti usare da Dio nella tua generazione!

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