Traduzione

lunedì 10 agosto 2015

Qual'è l'obiettivo della tua vita?


Giovanni 15: 1-16 afferma che:“Io sono la vera vite e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie via, ma ogni tralcio che porta frutto, lo monda affinché ne porti ancora di più. Voi siete già mondi a motivo della parola che vi ho annunziata. Dimorate in me e io dimorerò in voi, come il tralcio non può da se portare frutto se non dimora nella vite, così neanche voi, se non dimorate in me. Io sono la vite, voi siete i tralci, chi dimora in me e io in lui, porta molto frutto, poiché senza di me non potete far nulla. Se uno non dimora in me, è gettato via come il tralcio e si secca, poi questi tralci si raccolgono, si gettano nel fuoco e sono bruciati. Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quel che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio, che portiate molto frutto e così sarete miei discepoli. Come il Padre ha amato me, così io ho amato voi, dimorate nel mio amore. Se osservate i miei comandamenti, dimorerete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e dimoro nel suo amore. Vi ho detto queste cose, affinché la mia gioia dimori in voi e la vostra gioia sia completa. Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io ho amato voi. Nessuno ha amore più grande di questo: dare la propria vita per i suoi amici. Voi siete miei amici se fate le cose che io vi comando. Io non vi chiamo più servi, perché il servo non sa ciò che fa il suo signore, ma vi ho chiamati amici, perché vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho udito dal Padre mio. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi, e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto, e il vostro frutto sia duraturo, affinché qualunque cosa chiederete al Padre nel mio nome, egli ve la dia.”

Forse molti di noi non si sono mai posti questa semplice domanda, ma se noi ci pensiamo bene questa è una domanda fondamentale per ogni uomo e soprattutto per un cristiano.
Invito ognuno di voi a riflettere mentalmente su come rispondereste a questa domanda.
Io, personalmente, appena dopo essermi convertito a Cristo, mi venne posta questa domanda e iinizialmente risposi che l’obiettivo della mia vita era quello di poter farmi una famiglia e di poter trovare un lavoro di responsabilità, vivendo una vita soddisfacente.
Poi, però crescendo e maturando spiritualmente, questa risposta cambiò, però tutto questo lo dirò solo alla fine.
Ora, volevo analizzare insieme a voi Giovanni 15 che sarà il versetto di riferimento per questa riflessione:
“Io sono la vera vite e il padre mio è l’agricoltore”.
Gesù qui si definisce la vera vite e come noi sappiamo, la vite è una pianta da frutto, per cui:
vite = Gesù = pianta da frutto
Allo stesso modo Gesù afferma anche che lui è disceso dal cielo per fare la volontà di Dio e non la sua: “Perché  io sono disceso dal cielo, non per fare la mia volontà , ma la volontà del Padre mio”. Giovanni 6: 38
Quindi se ragionando vediamo che Gesù si definisce una pianta da frutto che ha portato frutto e allo stesso modo afferma che tutto quello che lui ha fatto lo ha fatto per fare la volontà di Dio, allora portare frutto significa fare la volontà di Dio e crescere sempre di più in quello che Lui vuole portarci ad essere ed a fare.
Fare la volontà di Dio ha molteplici significati, può voler dire fare qualcosa di pratico come anche voler dire manifestare nella nostra vita atteggiamenti e comportamenti ogni giorno migliori sempre di più, come ad esempio manifestare nella nostra vita i frutti dello spirito come descritti in Galati 5: 22
Gesù definisce anche Dio l’agricoltore e come noi sappiamo, l’agricoltore è colui che si prende cura della pianta e del raccolto, per cui:
agricoltore = Dio = colui che si prende cura della pianta
“Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie via, ma ogni tralcio che porta frutto, lo monda affinché ne porti ancora di più”.
Gesù definisce anche noi come dei tralci e come noi sappiamo, i tralci sono appunto i rami giovani della pianta alla cui estremità alla fine cresceranno i grappoli che sono i frutti della vite, per cui:
tralcio = noi = ramo giovane della vite ancora attaccato alla pianta
Il frutto del tralcio quindi, alla fine è il grappolo. Così come l’agricoltore se vede un tralcio che non produce grappoli lo toglie via, così fa anche Dio con chi di noi, non fa la sua volontà e non vuole e non desidera crescere per essere di utilità alla chiesa di Cristo.
Allo stesso modo invece, Gesù dice che Dio però se vede in noi obbedienza e quindi la volontà di portare frutto nella nostra vita allora farà una cosa, lo monderà, per cui:
mondare = lavare e raschiare (togliere) tutte le impurità e le parti rovinate.
Quindi l’agricoltore monda il tralcio fruttuoso, così anche Dio monda i suoi figli che portano frutto, togliendo dalla loro vita tutte le cose sbagliate e non conformi alla sua volontà, le impurità e ciò che può impedire la loro crescita sana e prendendosi cura aiutando a crescere sempre di più queste persone.
“Dimorate in me e io dimorerò in voi, come il tralcio non può da se portare frutto se non dimora nella vite, così neanche voi, se non dimorate in me”.
Già nel vs.2 Gesù dice che in me, e questo significa solo che ognuno di  noi, non può portare frutto da solo, ma può portare frutto soltanto stando con Gesù.
Come si fa a stare con Gesù?
Attraverso la comunione con lui, quindi così come il tralcio da solo non può portare frutto se non è attaccato alla vite, così neanche noi se non rimaniamo a stretto contatto con Gesù attraverso la preghiera e la meditazione quotidiana.
“Io sono la vite, voi siete i tralci, chi dimora in me, e io in Lui, porta molto frutto, poiché senza di me non potete far nulla. Se uno non dimora in me.”
Poi Gesù ci ha fatto una promessa: “Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quel che volete e vi sarà fatto” ovviamente qui però c’è una condizione che è di dimorare in lui e poi che la nostra richiesta ovviamente deve essere in accordo con la sua volontà.
E ovviamente, quello che Gesù vuole dire è che se noi dimoriamo in lui  e prendiamo in lui il nostro diletto, arriveremo per forza al punto che quel che gli chiederemo sarà per forza in accordo con la sua volontà.
Così come dice il salmista: “Prendi il tuo diletto nell’Eterno ed egli ti darà i desideri del tuo cuore.” Salmi 37: 4
“In questo è glorificato il Padre mio, che portiate molto frutto, e così sarete miei discepoli”.
Quindi Gesù vuole e ci ha chiamati a portare frutto, non vuole che rimaniamo solo così come siamo, ma ci vuole far crescere per darci in mano grandi cose e grandi incarichi per la crescita del Suo regno qui sulla terra, e in questo modo saremo suoi discepoli.
“Se osservate i miei comandamenti, dimorerete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e dimoro nel suo amore. Vi ho detto queste cose, affinché la mia gioia dimori in voi e la vostra gioia sia completa”.
Innanzitutto, c’è una condizione, e cioè se osserviamo e come viene detto nel vs.11, soltanto adempiendo la volontà di Dio, quindi vivendo una vita fruttuosa, potremo sperimentare la vera gioia.
“Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi, e vi ho costituito perché andiate e portiate frutto, e il vostro frutto sia duraturo, affinché qualunque cosa chiederete al Padre nel mio nome, egli ve la dia.”
E qui abbiamo anche la conferma di quanto detto nel vs.8 cioè che Dio ci ha costituiti e chiamati a portare frutto, vivendo una vita per fare la sua volontà con degli atteggiamenti e comportamenti conformi alla sua parola.
E qui ci dice anche che è lui che ci ha scelto per i nostri determinati incarichi, ma il portare frutto invece non dipende da lui, ma da noi. E’ una nostra scelta.
Quindi se non vogliamo portare frutto è solo colpa nostra.
“Se siete disposti ad ubbidire, mangerete le cose migliori del paese.” Isaia 1: 19
Quindi ora alla domanda, qual è l’obiettivo della nostra vita, come risponderemo?
Io risponderei questo, che l’obiettivo principale della mia vita è servire, obbedire e amare Dio secondo la sua piena volontà descritta nella Scrittura.
In poche parole dando il meglio di noi stessi in quello che Dio ci consiglia e ci chiama a fare.

Il frutto dello Spirito Santo


“Ma il frutto dello spirito è: amore, gioia, pace, pazienza, gentilezza, bontà, fede, mansuetudine, autocontrollo, contro tali cose non vi è legge." Galati 5: 22-23 
In questo versetto, l’apostolo Paolo ci fa un elenco di tutte le caratteristiche che devono accompagnare la vita di un cristiano.
Noi, siamo chiamati da Dio a ricercare ardentemente tutte queste caratteristiche nella nostra vita, in modo tale da poter avere una vita che possa portare frutto.
Portare frutto significa fare la volontà di Dio e quindi manifestare nella nostra vita atteggiamenti positivi e attivi su base quotidiana.
Quindi se noi amiamo Cristo, il suo sacrificio per noi e siamo veramente suoi, dobbiamo cercare di vivere in questo modo.
“Ora quelli che sono di Cristo hanno crocifisso la carne con le sue passioni e le sue concupiscenze. Se viviamo per lo spirito, camminiamo altresì per lo spirito.” Galati 5: 24-25
Ora vorrei esaminare per bene tutti i singoli punti e le singole caratteristiche che dovrebbero accompagnarci:

AMORE: Esistono tanti tipi di amore, c’è l’amore eros che è l’amore fisico, sensuale ed erotico.
C’è l’amore philia che è l’amore umano naturale che si può provare per i propri amici e per le persone che ci sono vicine, c’è l’amore storge che è l’amore affettivo di tipo familiare.
Mentre l’amore che Dio ricerca è l’amore agape, che è un amore che non cambia mai, è un amore che dà, ed è un amore che ricerca sempre ciò che è buono per il prossimo e non per se stesso.
L’esempio di questo amore ci viene dato in Matteo 5: 43-48 “Voi avete udito che fu detto: “Ama il tuo prossimo e odia il tuo nemico”. Ma io vi dico: amate i vostri nemici, benedite coloro che vi maledicono, fate del bene a coloro che vi odiano, e pregate per coloro che vi maltrattano e vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli, poiché egli fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti. Perché, se amate coloro che vi amano, che premio ne avrete? Non fanno altrettanto anche i pubblicani? E se salutate soltanto i vostri fratelli, che fate di straordinario? Non fanno altrettanto anche i pubblicani? Voi dunque siate perfetti, come è perfetto il Padre vostro che è nei cieli."

GIOIA: E’ una gioia che deve trovarsi al di sopra di ogni circostanza, l’esempio perfetto di questa gioia che deve contraddistinguerci ci viene data dall'apostolo Paolo in Filippesi 4: 4 dove rinchiuso in prigione, scrisse parole come: “Rallegratevi del continuo nel Signore, lo ripeto ancora, rallegratevi."
Dobbiamo sapere che Dio è con noi sempre, e in ogni circostanza, bella o brutta che sia, dobbiamo ricordarci che il nostro Dio è con noi, e questo ci basta per restare tranquilli e gioiosi.

PACE: Questo tipo di pace, la si può trovare solamente abbandonandoci nelle mani del Signore, tutto questo ci toglie ogni tipo di ansietà perché come ho detto prima, Dio è con noi sempre e in ogni cosa guida quelli che lo amano.
Dobbiamo continuare ad avere fede in lui e nelle sue parole, non temendo nulla, vivendo quindi in pace sapendo che lui si prende cura di noi, adoperandosi per noi, per farci avere il meglio.

PAZIENZA: Questa pazienza è una pazienza che ci deve fare sopportare le situazioni senza che ci esasperiamo, ci fa mantenere il controllo e non ripaga per il male ricevuto.
Ora però non è che dobbiamo subire tutto e stare sempre zitti, dobbiamo riuscire a reagire in maniera tranquilla, confidando in Dio che ha il controllo della storia.
“Chi è lento all’ira val più di un forte guerriero, e chi domina il suo spirito val più di chi espugna una città." Proverbi 16: 32

GENTILEZZA: Questo tipo di gentilezza è di tipo divino e deve caratterizzare una persona che fa sentire completamente a loro agio gli altri. Questo tipo di persona crea attorno a se un clima di tranquillità e armonia.

BONTA’: Questo dono si realizza attraverso l’azione dell’aiutare, molti di noi pensano solo a loro stessi, alle loro priorità e vogliono avere sempre di più, mentre quando si vedono altre persone in difficoltà non si fa niente per dargli una mano.
Non dobbiamo avere compassione di nessuno ma dobbiamo agire per dargli una mano e per fare il bene.
Questo versetto si collega molto bene per questo punto: “Figlioletti miei, non amiamo a parole né con la lingua, ma a fatti e in verità." 1Giovanni 3: 18 
Ricordiamoci questo, si ha più gioia nel dare che nel ricevere.

FEDELTA’: E’ nelle mani di questi uomini che Dio affida grandi cose, fedele vuol dire essere onesto, leale, che si comporta nel modo giusto facendo tutto quello che può per piacere a Dio.
Questo è un punto molto importante, bisogna essere fedeli a Dio anche nelle piccole cose, facendo tutto quello che Dio ci dice di fare, rimanendo integri e retti.
In questo modo Dio conosce il nostro carattere, sapendo quello che può portarci a fare.
Perché l’obbedienza è la parte che commuove più Dio, non le parole.
“Io avrò gli occhi sui fedeli del paese, affinché dimorino con me, chi cammina in un a via perfetta sarà mio servo." Salmo 101: 6


MANSUETUDINE: Questo termine è sinonimo di umile, noi dobbiamo essere mansueti per esempio discutendo senza perdere il controllo, occupare una posizione di potere senza farlo pesare agli altri, non inorgogliendoci e avendo sempre la convinzione che ogni cosa che noi abbiamo e riusciamo ad ottenere, non è per nostro merito ma è per la grazia di Dio.
E cosa molto importante, ciascuno di noi stimando gli altri più di se stesso.

AUTOCONTROLLO: Vuol dire essere temperanti e moderati, chi ha autocontrollo deve essere padrone di sé agendo con diligenza, cercando di controllarsi dalle passioni e dai suoi propri desideri, sapendo che c’è un tempo per ogni cosa, non cercando di vivere tutto e subito.
Dobbiamo avere il controllo in tre aree in particolare:
      - Nell'appetito (avendo la forza quando si proclama un digiuno di portarlo fino al termine prestabilito).
      - Nei desideri (umani, carnali ed emotivi).
      - Nelle parole.

Il libro dei Proverbi ci può dare molto aiuto per quest’area:
“Non è bene per un’anima essere senza conoscenza, chi va a passi frettolosi sbaglia strada." Proverbi 19: 2

"Una parola detta al tempo giusto è come dei pomi d’oro su un vassoio d’argento.” Proverbi 25: 11
Ora, cerchiamo tutti di fare in modo che nella nostra vita si possano materializzare queste caratteristiche. Non cerchiamolo con le nostre forze ma facciamo agire lo Spirito Santo e con il passare del tempo con perseveranza vedremo i risultati.
Noi facciamo il nostro possibile per cambiare e migliorare, poi sarà Dio a fare tutto il resto.