Traduzione

mercoledì 11 gennaio 2017

Un lavacro quotidiano, un amore sacrificale


A partire dal capitolo 13 del Vangelo di Giovanni, Gesù interrompe il proprio ministero pubblico per iniziare a svolgere un ministero privato fra coloro che lo avevano ricevuto.
In questi ultimi capitoli prima della crocifissione, Gesù si occupa proprio dei suoi discepoli, mentre i primi dodici capitoli sono incentrati sul rifiuto della nazione Giudaica verso di Lui, i capitoli dal 13 al 17 contengono l'addio pronunciato da Gesù durante la notte del tradimento e dell'arresto, l'annuncio ai discepoli dell'opera che stava per compiere e la sua preghiera per loro.

Solo un giorno lo separava dalla croce.

In Giovanni 13: 1 ci viene detto "avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò fino alla fine".

Attraverso le Scritture e attraverso l'insegnamento biblico che ci è sempre stato dato noi sappiamo una cosa di Dio, che oltre a tante caratteristiche che in questo momento non analizzeremo, una di queste è che Lui è amore.

E nella sua infinita compassione e secondo la "grazia comune": Dio ama il mondo: "Poichè Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinchè chiunque crede in Lui non perisca, ma abbia vita eterna". Giovanni 3: 16


Dio ama i peccatori: "Ma io vi dico, amate i vostri nemici, benedite coloro che vi maledicono, fate del bene a coloro che vi odiano, e pregate per coloro che vi maltrattano e vi perseguitano, affinchè siate figli del Padre vostro che è nei cieli, poichè egli fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti". Matteo 5: 44-45


E Dio ama i suoi di un amore perfetto, salvifico ed eterno, come si vede nei capitoli di Giovanni dal 13 al 17, in altre parole, li amò fino in fondo e li amò di un amore perfetto senza alcuna misura. Egli sopportò il tradimento, l'agonia e la morte perchè sapeva che sarebbe stato poi esaltato ed elevato alla presenza del Padre, dove avrebbe gustato nuovamente la gloria e la comunione che erano state sue da ogni eternità e fu questa la "gioia che gli era posta davanti" che gli permise di "sopportare il peso della croce".

La prima azione di comunione intima e speciale di amore che Gesù mostrò verso i suoi discepoli e che io voglio analizzare ed enfatizzare in questo articolo si trova in Giovanni 13: 4-5 "Si alzò da tavola, depose le sue vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse. Poi mise dell'acqua in una bacinella, e cominciò a lavare i piedi dei suoi discepoli, e ad asciugarli con l'asciugatoio del quale era cinto".

Innanzitutto, lavarsi i piedi era necessario in quella regione che era molto polverosa e sporca perchè voglio ricordare che in quel tempo le strade non erano asfaltate ma fatte di terra.
Se da un lato i discepoli sarebbero stati anche contenti di poter lavare i piedi di Gesù, non avrebbero mai accettato di lavare i piedi gli uni degli altri, poichè nella società del tempo, questo servizio era riservato alla servitù più umile.
Il Vangelo di Luca al capitolo 22 dice che i discepoli stavano in quel momento discutendo tra di loro su chi fosse il più grande e sicuramente in quel momento nessuno si sarebbe mai abbassato a lavare i piedi dell' altro.
Quando Gesù iniziò a lavare i loro piedi, loro ne furono sconvolti ma questo gesto voleva solo essere il simbolo di una purificazione spirituale e di umiltà cristiana, non certo di un rito da insegnare.
Gesù mostrò in questo modo quale dovesse essere il servizio cristiano, che avrebbe poi visto la sua espressione e manifestazione più sublime attraverso la sua morte sulla croce.
Ovviamente, la purificazione che Cristo compie nel momento della salvezza non ha bisogno di essere ripetuta, perchè l'espiazione è completa ed è una volta e per sempre al momento in cui noi decidiamo di credere nel Suo sacrificio per noi.
Ma tutti coloro che sono stati purificati in virtù della misericordiosa giustificazione divina hanno bisogno di un costante lavacro nella vita quotidiana di ogni giorno mentre combattono il peccato e le tentazioni che dimorano nella carne, perchè i credenti sono giustificati ed è imputata loro la giustizia di Cristo, ma hanno ancora bisogno che Dio compia in loro la santificazione, ed è proprio per questo che Gesù dice: "Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno che di lavarsi i piedi ed è tutto mondo". Giovanni 13: 10

Noi che abbiamo già creduto in Cristo e nel suo sacrificio, abbiamo già fatto il bagno, abbiamo solo bisogno quotidianamente del simbolico gesto del lavaggio dei piedi dalla polvere e dallo sporco, attraverso la comunione intima con Lui e la confessione dei nostri peccati per poter essere ogni giorno sempre mondi, sempre perdonati e poter progredire per poter essere sempre di più le persone che Dio vuole portarci ad essere.
Il lavacro dei piedi quindi ha un doppio significato, un simbolo di umiltà cristiana e un simbolo di remissione dei peccati.
Remissione dei peccati da parte di Dio nei nostri confronti e anche da parte nostra nei confronti degli altri, attraverso il perdono.
Successivamente, avendo annunciato ai suoi discepoli la sua dipartita e spiegato loro che nessuno lo avrebbe potuto seguire, Gesù inziò ad insegnare loro quale sarebbe dovuta essere la loro condotta una volta che egli fosse asceso al cielo. L'amore avrebbe dovuto essere il tratto distintivo del discepolato, "Che vi amiate gli uni gli altri, come io ho amato voi, anche voi amatevi gli uni gli altri". Giovanni 13: 34

Gesù diede questo comandamento, proprio per far capire a loro quale doveva essere il segno di distinzione di un cristiano, l'amore sacrificale.
Lui fu per loro proprio il primo esempio di amore sacrificale, e ne diede dimostrazione sacrificando la propria vita per la salvezza dell'uomo.
In questi ultimi momenti sulla terra da parte di Gesù, fu proprio Lui a dare conforto spirituale ed emotivo ai suoi discepoli e non il contrario, difatti iniziò a pronunciare parole di consolazione per gli undici discepoli che da li a breve sarebbero stati colti da sconforto, da confusione ed ansia riguardo il futuro, perchè il loro mondo stava per essere frantumato e Gesù vide in anticipo la loro devastazione.
Basta leggere anche solo ciò, e questi brevi capitoli per poter arrivare a capire il Suo amore per loro, e di conseguenza il Suo amore per ognuno di noi.

"Il vostro cuore non sia turbato, credete in Dio e credete anche in me". Giovanni 14: 1