Traduzione

martedì 2 gennaio 2018

Non ci sono più Apostoli


Al giorno d'oggi esistono ancora degli apostoli? A questa domanda molti risponderebbero con un convinto sì, sostenendo che essi non siano solo da “limitarsi” ai testimoni della risurrezione di Cristo, ma che costituirebbero un ministero permanente della Chiesa “per il perfezionamento dei santi, per l’opera del ministero e per l’edificazione del corpo di Cristo”. Efesini 4: 12

Essi ci direbbero che non solo oggi ci sono degli apostoli, ma che dobbiamo attenderci che Dio, in questi ultimi giorni, faccia sorgere dei “super apostoli”. E’ vero questo? A questa domanda intendiamo rispondere con un altrettanto convinto, forte e fondato “No”.
In realtà già in giro ci sono dei cossiddetti "superapostoli" multimilionari che si fanno credere dotati di poteri soprannaturali particolari che riempiono stadi insegnando eresie e frodando persone ingenue.
Innanzitutto dobbiamo chiarire che cosa si intende per “apostolo”. Il Nuovo Testamento adopera il termine in senso stretto e in senso lato. In senso stretto, gli “Apostoli” erano effettivamente soltanto quelli che videro il Signore e ricevettero l’incarico da lui personalmente come descritto in Atti 1: 21-22 e in 1Corinzi 9: 1
Questi Apostoli ebbero un ruolo unico nella storia della salvezza: gettarono le fondamenta della Chiesa di Cristo che, a partire dalla Pentecoste, sussiste fino ad oggi in Efesini 2: 2
Perciò i dodici nomi degli Apostoli dell’Agnello sono scritti sulle dodici colonne della Gerusalemme celeste Apocalisse 21: 14
Essi avevano un’autorità apostolica unica, che comprendeva il dono di operare segni e miracoli; per questo motivo, in 2Corinzi 12: 12 Paolo parla di “segni dell’apostolo”.
In senso lato invece, Apostolo significa letteralmente “mandato”, termine per cui noi utilizziamo di solito la parola di origine latina “missionario”. In questo senso, anche Barnaba era Apostolo, cioè semplicemente un inviato del Signore, che annunciava il Vangelo e fondava chiese locali. Questo genere di “Apostoli”, naturalmente, esiste anche al giorno d’oggi, ma, a scanso di equivoci, è meglio non chiamarli così, perché nessuno possiede più l’autorità apostolica di un Paolo o degli altri Apostoli. Nel senso più generale del termine, tutti i cristiani sono “Apostoli del Signore; infatti, come Egli fu mandato nel mondo dal Padre, anche noi siamo mandati da Lui ad annunciare il Vangelo dove viviamo o ci troviamo, testimoniando con le nostre parole e con le nostre opere come descritto in Giovanni 20: 21 e in 2Timoteo 4: 2

L’argomento storico ignora il fatto che la tradizione unanime della chiesa fino alla fine del XX secolo (compreso i riformatori) insegna la fine del ministero apostolico alla morte di Paolo e dei dodici apostoli. Per duemila anni nessuno sembra aver avvertito il bisogno di avere apostoli per completare il grande mandato. Come mai? Abbiamo più discernimento spirituale oggi? Lo Spirito Santo ci ha fatto capire questa cosa adesso dopo avere lasciato la Chiesa senza apostoli per duemila anni? Queste considerazioni storiche dovrebbero bastare a suscitare delle perplessità riguardo tale insegnamento.
Questa “rinascita” del ministero apostolico è stato in gran parte dovuta all’influenza del movimento chiamato “nuova riforma apostolica” lanciato da Peter Wagner in America. Questo movimento è in effetti la inevitabile conclusione della traiettoria teologica pentecostale: dopo aver affermato che i poteri miracolosi degli apostoli continuano ancora oggi, era logico affermare che anche la funzione di apostolo continuasse.

Il compito degli Apostoli era dunque quello di porre le fondamenta della Chiesa cristiana e quindi ha un termine storicamente determinato. Il loro ministero si è cristallizzato nel Nuovo Testamento e continua ad essere valido soltanto nella misura in cui è legato alla rivelazione biblica. Lo stesso discorso deve essere fatto con la funzione profetica, ministero cessato con la chiusura del canone biblico. Nessuno può accampare più titolo ad essere apostolo (o profeta) se non tipicamente col fine di introdurre nella Chiesa, e così giustificare, dottrine eretiche e devianti (come pure pratiche miracolistiche), caratteristico procedere, questo, di gruppi settari antichi e moderni. Gli apostoli stessi non hanno nominato alcun loro successore. Ciò dimostra altrettanto chiaramente che la carica apostolica ebbe fine insieme a loro. Gli apostoli hanno sicuramente nominato diaconi, collaboratori e impartito loro i loro poteri, ma questi diaconi, come Stefano o Filippo, non erano apostoli.
La Bibbia ci dice che non solo vi erano “veri” apostoli, ma che c’erano anche dei “falsi” apostoli.
E’ facile oggi identificare i falsi apostoli. Dato che oggi non esistono più veri apostoli, chiunque affermi di essere un apostolo è un bugiardo.

1. Non esistono più oggi apostoli perché gli apostoli servirono solo come fondamento per la Chiesa primitiva. Oggi non dovremmo attenderci di veri apostoli più di quanto non ci attenderemmo di vedere qualcuno che, dopo aver costruito il quarto piano di un edificio, voglia porre di nuovo le fondamenta.
2. Non esistono oggi più apostoli perché essi dovevano essere persone che avevano visto Gesù risorto dai morti. Gli apostoli erano stati testimoni oculari della risurrezione di Cristo. Paolo è stato l’ultimo che abbia visto Gesù risorto.
Dato che nessuno, dopo Paolo, ha più visto Gesù risorto, nessuno, dal tempo di Paolo, può più essere definito apostolo.
3. Non esistono oggi più apostoli perché gli apostoli dovevano essere stati scelti personalmente da Gesù. Dato che Gesù risorto oggi non appare più ad alcuno, Egli nemmeno sceglie alcuno personalmente.
4. Non esistono oggi più apostoli perché nessuno oggi ha più la stessa capacità di compiere miracoli che avevano gli apostoli.
Ovviamente, Dio compie ancora oggi miracoli, ma molti di questi sono negati semplicemente oppure non vengono visti. Tuttavia, non abbiamo bisogno di altri miracoli. Ciò di cui abbiamo bisogno è di credere nel miracolo della salvezza per fede in Gesù Cristo. Lo scopo dei miracoli era di autenticare colui che li compieva.
In questo senso i miracoli non sono più necessari, in quanto il messaggio di Gesù e dei Suoi apostoli è stato già attestato e accuratamente riportato nella Scrittura. Si, Dio oggi ancora compie miracoli. Ma allo stesso tempo, non dobbiamo necessariamente aspettarci che i miracoli accadano oggi come ai tempi della Bibbia.




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